venerdì 28 febbraio 2014

Orfanotrofio...la casa degli orrori

La mensa vuota di un orfanotrofio dei primi 900'

"Un orfanotrofio", spiegò Morgane è una specie di albergo per i bambini che non hanno i genitori"

L'orfanotrofio è una struttura di accoglienza, pubblica o privata, dove sono accolti ed educati i bambini orfani, i minori senza famiglia, quelli maltrattati o trascurati dai genitori naturali. I bambini che giungono negli orfanotrofi hanno subito traumi importanti che determineranno la loro capacità di relazionarsi con il mondo: per questo è importante che le strutture dove sono accolti siano fornite di tutto quello di cui un bambino avrebbe bisogno, e di educatori, psicologi e personale medico per cercare di arginare i traumi subiti in passato. Purtroppo, invece, spesso capita che gli istituti di accoglienza non siano delle seconde case per gli orfani, ma luoghi in cui si perpetuano i loro disagi e le loro difficoltà. Molti orfanotrofi, infatti, specie nei paesi dell'Est come la Russia e l'Ucraina, hanno prodotto grandi scandali: strutture sovraffollate a cui mancano le minime norme igieniche, in cui i bambini con problemi fisici vengono abbandonati a sé stessi e lasciati quasi morire di fame. Sono inoltre molti i casi di abusi sessuali da parte dei responsabili di questi istituti. In molti paesi del mondo, come in Italia, si sta cercando di sostituire gli orfanotrofi con case famiglia e comunità di accoglienza, strutture con le stesse finalità, ma di dimensioni più ridotte. Un altro grave problema di queste strutture è la gestione delle adozioni: infatti il compito principale dei responsabili di un orfanotrofio sarebbe quello di trovare agli orfani una coppia, una famiglia a cui darli in affido, ma molto spesso l'adozione è ostacolata da numerosi elementi. Le procedure burocratiche per intraprendere l'adozione di un bambino non sono cosa semplice, come non lo è inserire un bambino con un passato difficile alle spalle in una nuova famiglia. Chi desidera adottare deve spendere enormi cifre di denaro e di tempo: la procedura di adozione infatti dura molti anni durante i quali il bambino e i possibili genitori continuano ad avvicinarsi ed allontanarsi in modo straziante. Se le leggi per ottenere l'affido e l'adozione di un orfano fossero più morbide nei parametri fissati, ci sarebbero ancora così tanti ospiti negli orfanotrofi? Davvero è necessario far attendere così tanto tempo e fare spendere cifre così alte agli adottanti? Non è discriminante per le coppie senza figli e per gli orfani stessi il fatto che solo chi ha possibilità economica riesce, dopo tante pene, ad adottare un bambino?
MariaVittoria Fin


14 commenti:

  1. Complimenti bel post.
    Mentre stavo leggendo i problemi degli orfanotrofi per l'igiene e malattie, mi è venuto un esempio: i miei conoscevano un tempo una familia marocchina k avevano due figli. Dopo anni i genitori morirono e i bambini furono adottati, mantenuti dalla sorella; il figlio peró fu trasferito in un orfanotrofio mentre la figlia rimasta con la zia. Perchè questo ho fatto questo esempio: per confermare,mavi, che quello che hai scritto è vero perchè ogni anno il ragazzino tornava a casa della zia sporco e malato, mentre la sorella stava bene dalla zia. Fino ad oggi qualche mese fa il ragazzo è morto perchè i mesici avevano detto che si era preso una malattia al cervello. Adesso ovviamente ci chiediamo perchè il ragazzo è stato mandato al orfanotrofio e la ragazza con la zia: non saprei neppure i miei lo sanno.
    Quindi dopo tutto questo esempio concludo che bisognerebbe trovare un modo per sistemare la situazione dei ragazzi orfani e maltrattati.
    Aicha rakib

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    1. Scusate ho fatto alcuni errorini di distrazione. Comunque nella riga 11-12 era cosi: Perchè adesso ho fatto questo esempio.....
      Aicha

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  2. Sono d'accordo, gli orfanotrofi vengono catalogati (anche nei film) come carceri per bambini e ragazzi indisciplinati che mettono le puntine sulla sedia del direttore e saltano sui letti fino a tada notte. Come si può chiaramente capire dall'esempio di Aicha la ragazza stava sicuramente meglio del ragazzo, ma bisogna ricordare che ci sono anche strutture come le "case famiglia" che assomigliano a tutt'altro che piccole prigioni. Di case come queste ne esistono molte e qui i bambini vivono come una famiglia allargata, vanno a scuola, si aiutano a vicenda, i più grandi danno una mano con i lavori di casa, come una normale famiglia. Ovviamente sono realtà molto più piccole dei "classici" orfanotrofi, ma si stanno espandendo e secondo me sono una bellissima possibilità per tanti bambini.
    Francesca Visentin

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  3. Mavi, complimenti per il post e per le tue bellissime riflessioni!
    Hai affrontato un tema importantissimo, dicendo cose vere e che mi hanno fatto riflettere: perché una coppia che vuole avere un figlio deve pagare una cifra esorbitante per ottenere l'adozione? Certo, bisogna garantire al bambino un'adeguata situazione economica, però in Italia i prezzi dell’adozione si aggirano intorno ai 17.000/25.000 euro. È una situazione assurda! È matematico che molti potenziali genitori non possano permetterselo. La cosa importante è dare amore e affetto ad un bambino e assicurargli una casa in cui stare, dove possa vivere in armonia con la sua nuova famiglia.
    Per quanto riguarda le case famiglia, ne esiste una nel mio paese, con la quale i miei nonni hanno frequenti contatti e devo dire che i ragazzi ospitati sono molto felici, grazie all’amore che i responsabili della struttura danno a tutti loro. Ho notato che il clima famigliare dentro questi edifici è bellissimo; vengono insegnati i princìpi della vita, ci si dà una mano reciprocamente, ed inoltre vengono organizzate feste che coinvolgono tutta la comunità. A mio avviso, tutto questo fa bene per una crescita sana e felice di un ragazzino, perché gli permette di avere molti rapporti sociali e di riuscire ad avere, in futuro, una propria autonomia e sicurezza.
    La casa famiglia, nata tra il 1960-1970, è, quindi, una grande potenzialità per l’alloggiamento di orfani o di ragazzi con problemi in famiglia. Marco Pompilio

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  4. Sono d'accordo con tutto quanto detto prima, gli orfanatrofi sono spesso quasi prigioni al cui comando stanno persone alle quali non interessa molto la situazione dei bambini. Però è anche vero che non bisogna generalizzare: a causa dei film l'opinione diffusa è questa, ma in realtà esistono anche alcuni di questi luoghi in cui operano persone che si impegnano per dare ai bambini il meglio possibile, benchè spesso il grande numero di questi lo renda molto complicato. Proprio per questo si cerca di trasferire i bambini in case famiglia perchè essendo in numero ridotto è più semplice provvedere al loro mantenimento. Per molte coppie inoltre è assolutamente impossibile adottare un bambino a causa dei costi molto elevati della burocrazia e questo secondo me non ha senso, perchè negare ad un bambino l'amore di due genitori?? Non sembra anche a voi che sia quasi un vendere i bambini?? Coppie desiderose di dare un futuro migliore agli orfani sono superate da coloro che hanno maggiori disponibilità di denaro e che magari poi non gli danno l'amore necessario... sarebbe importante sensibilizzare la gente verso questo problema e sperare che ci si muova per cambiare la situazione e donare un futuro migliore a orfani e coppie senza figli.
    Martina Panato

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  5. Pazzesco, non sapevo dell'enorme quantità di soldi che servono per adottare un bambino in Italia, ora capisco perchè molte coppie adottano i bambini all'estero in paesi come il Brasile, il Guatemala, i paesi dell'Est Europa e gli altri paesi poveri. Io conosco una mia coetanea che vive in Finlandia, i suoi genitori hanno adottato un bambino in Guatemala, non per questioni economiche ma perché durante un viaggio nel paese avevano avuto modo di vedere un orfanotrofio e quindi costatare il sovraffollamento e le scarse condizioni di vita; proprio come ha detto Maria Vittoria nel suo post. Inoltre non trovo giusta un'altra cosa: le coppie omosessuali non possono adottare figli in Italia; se potessero farlo molto probabilmente ci sarebbe una riduzione del sovraffollamento degli orfanotrofi e più bambini avrebbero una casa in cui vivere, come succede in Svizzera o negli Stati Uniti. Anche in "Oh Boy!" Barthelemy è omosessuale però è un ottimo fratello, del resto sono umani come noi.
    Tommaso Delpozzo

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  6. Sono d'accordo con te Mavi.
    Non è accettabile che per "acquistare" un bambino bisogna spendere capitali di denaro. La cosa principale è l'amore incondizionato verso un ipotetico figlio, che anche se non si conosce, si dovrebbe essere predisposti a dare, partendo da un presupposto che il minore, di solito, si porta dietro una sofferenza di abbandoni e mancanza di effetti familiari. Però ritengo che sia giusto immergersi nella cultura del bimbo, poiché i bisogni del bambino possono rivelarsi diversi da quelli che presupponiamo siano i nostri: ad esempio nelle adozioni internazionali trovo sia giustissimo trascorrere un periodo precedente all'affido nel paese di provenienza del bambino, così da vedere quali sono i suoi ritmi di vita.
    Infine trovo sia molto triste che si parli di un bambino assegnato ad una specie di asta che alla fine beneficia solo i genitori più benestanti, mettendo in secondo piano l'affetto incondizionato di chi si appresta ad accogliere una vita.

    Petra Busatta

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  7. Gli individui ai quali è affidata la tutela di un orfanotrofio pubblico o privato spesso non si fanno carico delle proprie responsabilità, anche nei confronti dei bambini. Le condizioni igieniche, come prima detto dalla Maria Vittoria, non sono delle migliori, e questo causa numerose malattie derivanti appunto dalla noncuranza delle norme di igiene. Inoltre i più giovani sono spesso sottoposti ad abusi non solo da parte degli adolescenti più grandi, ma anche dagli educatori che selvaggiamente ignorano un qualsiasi sentimento del ragazzo. Questa non credo sia una situazione accettabile, sotto ogni punto di vista, in quanto questi orfani dovrebbero essere trattati con più riguardo, forse anche più di quello che si dovrebbe, perché non si conosce mai interamente la storia vissuta da un ragazzo, le esperienze che ha alle spalle, non le si può immaginare attraverso i suoi occhi. Qualora una coppia volesse adottare un bambino privo di genitori, viene richiesta una somma molto alta, e nella maggior parte dei casi agli orfani non vengono prestate ingenti attenzioni. Ultimamente le condizioni degli orfanotrofi in Europa stanno progressivamente migliorando, ma sono ancora presenti numerosi edifici e rifugi nei quali non sono rispettate minimamente le norme di base, sulle quali si basa la crescita di questi ragazzi.
    Beatrice Sgreva

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  8. Giusto mavi bel post!
    I ragazzi dopo tante peripezie finiscono in questi centri desiderosi di ottenere il prima possibile dei nuovi genitori che li accudiscano con molto affetto e amore, invece a causa dei costi e della burocrazia, finiscono col rimanere soli; peggiorando sempre più la loro già terribile situazione. Sono posti in cui le giornate sono monotone e scandite da orari ben precisi. Sono inoltre colmi di regole severissime e rigide; questa non può sicuramente essere la vita di alcuni giovani con drammaticità grosse alle spalle.
    La cosa ancor peggiore è che se questi adolescenti se riescono ad essere adottati vengono privilegiati i benestanti e come ha sottolineato la compagna petra spesso non sono assegnati a famiglie che davvero tengono a loro e si rischia che l'amore sia messo in secondo piano dal "dio denaro".
    Riccardo La Iacona

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  9. Bellissimo post Maria Vittoria, ma soprattutto mi hai fatto riflettere su quello che sono realmente al giorno d'oggi gli orfanotrofi.
    Alcune delle cose che hai scritto io non le sapevo nemmeno: non sapevo che un coppia dovesse pagare cifre assurde per adottare un bambino e per regalargli un sorriso, e nemmeno che sono luoghi sovraffollati e con scarse condizioni igieniche, come spesso ci viene trasmesso. Sin da quando ero piccola, sono cresciuta con l'idea che l'orfanotrofio sia solo un luogo buio e dove si possono trovare bambini maleducati e con moltissimi problemi; ma secondo me sono le persone che lavorano dentro a queste strutture che le rendono tali: hai citato nel tuo post che ci sono scarse norme igieniche, che si perpetuano i disagi e i problemi di questi bambini, che i piccoli con problemi fisici vengono abbandonati e quasi ridotti alla fame e che a volte ci sono dei casi di abusi sessuali.. ecco la spiegazione alla mia affermazione!
    come è stato detto dai nostri compagni nei commenti precedenti, ci sono anche "case famiglia" che non sono affatto una "prigione" per quei bambini..anzi penso sia tutt'altro che una prigione!
    Io penso che una coppia debba pagare soldi per addottare un figlio, per potergli assicurare una vita economica dignitosa e per cominciare una nuova vita (si spera!) ..ma non cifre così assurde!!..in fin dei conti mi sembra un "commercio" di bambini! e poi sono d'accordo con quanto detto dai commenti precedenti riguardo alle coppie omossesuali che desiderebbero adottare un bambino..PERCHE' LORO NO E NOI CONSIDERATI "NORMALI" SI?!
    penso che potrebbe accadere che una coppia omosessuale possa garantire una vita migliore e forse maggior affetto ad un bambino che cerca solo un po' di felicità in più.. tutta colpa dei pregiudizi che vedono nelle persone considerate "normali" uno stile di vita e un modo di pensare "normale e affidabile", invece nelle persone considerate "diverse" si vede un trauma o addiritura un pericolo per la crescita di un bambino.

    Vanessa Frigo

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  10. Certo, fa pensare...complimenti Maria Vittoria. Gli orfanotrofi, per colpa di molti film, sono spesso considerati luoghi dove i "ragazzi difficili" vengono presi di mira dai compagni di scuola perché sono diversi da loro e non potranno mai integrarsi come gli altri perché anche se fossero adottati avrebbero una famiglia costruita e non 'normale' come quella degli altri. Ovviamente questa realtà esiste ma certamente non è la sola: i miei nonni durante un viaggio hanno visitato un orfanotrofio dove tutti rispettano le regole che tutti aiutano chi è più piccolo di loro e che niente è di un solo individuo ma tutto è di tutti e ogni regalo e offerta che arriva nell'orfanotrofio viene condiviso. Parlando dell'altro argomento che mi ha colpito, ovvero la difficile possibilità di adottare bambini, vorrei fare l'esempio di una mia amica: lei è stata adottata quando era piccola ma in realtà doveva arrivare dall'Ucraina anni prima; i genitori, i quali avevano già un figlio qua in Italia, hanno dovuto far avanti e indietro da un paese all'altro per molti anni a causa delle pratiche burocratiche, per non parlare del prezzo elevatissimo che farebbe impallidire, inorridire e vergognare chiunque pensi al sacrificio che le persone che vogliono adottare un bambino fanno costantemente, anche dopo essere riuscite ad adottare il nuovo figlio, per offrire un luogo dove sentirsi bene.
    Mania Gottardo

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  11. Concordo con te Martina. Spesso, a causa dell'immagine con cui gli orfanotrofi vengono descritti dai film, essi sono visti come delle "prigioni per i piccoli senza famiglia". Infatti, io sono rimasta colpita da una delle prime scene della proiezione "Oliver Twist" in cui, quando il protagonista si alzò dal tavolo della mensa per chiedere una seconda porzione di zuppa, venne invece picchiato e punito aspramente dai sorveglianti. Quest’ultimi, immediatamente, si fiondarono a raccontare dell’accaduto al direttore, che, seduto con altri colleghi a cenare ad uno sfizioso e variatissimo banchetto, si meravigliò della “sfacciataggine” del bambino. Sono cosciente che il film è ambientato all'incirca ai primi anni dell'Ottocento, ed ora le condizioni di questi istituti sono migliorate drasticamente, ma non avendo mai visitato un orfanotrofio, è questo il collegamento cui faccio ancora riferimento. Non trovo quindi giusto che, se ci si prende la responsabilità di creare strutture finalizzate a fare del bene alle persone, quindi accogliere, istruire ed educare i minori senza famiglia, o giovani maltrattati o trascurati dai genitori (come hai citato all’inizio del tuo articolo Mavi), in realtà non si rispettano gli impegni presi, fregandosene dell'igene, dell'alimentazione e della salute degli ospiti. Si causa, quindi, maggior tristezza e sconforto a quei poveri ragazzi che aspettano ansiosamente di trovare delle nuove famiglie che possano dare loro l’amore e l’affetto che gli manca.
    Crestani Caterina

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  12. Io sinceramente non sono del tutto contraria agli orfanotrofi...di sicuro non devono essere uno dei migliori posti in cui vivere ed è anche vero che in alcuni di essi i bambini non sono trattati bene e via dicendo. Ma riflettendo mi sono resa conto che bene o male grazie appunto agli orfanotrofi molti bambini hanno un tetto sotto cui vivere. Sono dell' idea infatti che sia solo colpa dei genitori che hanno abbandonato i loro figli perché se nessuno gli avesse abbandonati di sicuro adesso non ci sarebbero tutti questi bambini senza una famiglia alle loro spalle e con una vita difficile; quindi è un bene che ci siano strutture disposte ad accogliere questi ragazzi. In fin dei conti tutti sbagliano: gli orfanotrofi stessi, ma i genitori? Con che coraggio abbandoni cosi un ragazzino? Tanti rispondono che hanno grossi problemi economici e storielle di questo genere ma se vuoi bene a tuo figlio non lo lasci andare.
    Laura Garulli

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  13. Bel post Mavi, hai trattato un argomento molto interessante e molto accattivante.
    Ai bambini che si trovano in queste strutture manca e mancherà sempre un qualcosa nella loro vita, ovvero l'amore di una famiglia, il calore e la protezione che solo una famiglia riesce a dare, fino a condizionarli una volta adulti. Spesso questi orfanotrofi sono paragonati a delle grandi famiglie, invece penso che non si debbano confondere le due cose.
    Ci sono molte famiglie che cercano di aiutare questi bambini a cambiare le loro vite, a trattarli come si deve, ma i costi sono troppo alti e le coppie interessate con problemi economici non possono permetterselo per paura di non poter sostenere i costi che peseranno su tutta la famiglia
    È vero anche, che ci sono ragazzi che pur avendo la fortuna di avere una famiglia trattano i loro genitori come stracci. Bene, a questi ragazzi vorrei ricordare che ci sono bambini che si devono arrangiare, accudire i loro fratellini, procurarsi da mangiare, cioè comportarsi da genitori, i genitori che non hanno mai avuto.
    Spero sempre vedendo queste immagini e sentendo queste storie, dentro di me mi auguro sempre che ogniuno di questi bambini un giorno trovi una famiglia con la quale poter vivere e crescere serenamente.
    Nik Romeo

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