domenica 23 marzo 2014

La Violenza domestica



<Lui ha cercato di uccidermi> disse la giovane donna con il volto grondante di lacrime e di sangue. <Ma dobbiamo fare qualcosa, chiama la polizia> disse Siméon. <no, no, no> rifiutò Amanda terrorizzata.


La violenza domestica è il comportamento di una persona violenta e aggressiva verso uno o più membri all'interno di una coppia.

Può essere di vari tipi, come l'abuso sessuale, l' aggressione fisica o la violenza psicologica. Purtroppo ultimamente si sentono molte vicende legate a questo tipo di violenza, di padri che non sopportano la separazione dalle loro mogli e che quindi manifestano rabbia e disperazione con un gesto estremo di violenza verso le donne e addirittura verso i propri figli. Figli innocenti che sono le prime vittime di questi comportamenti anche se non direttamente e che traumatizzati da questi orrori si portano la paura fino a condizionarli una volta adulti. Spesso le donne sanno che il proprio uomo e' violento ma denunciarlo suscita paura di aggiungere quell'ultima goccia che farà traboccare il bicchiere e di conseguenza di scatenare tutta la rabbia e tutta la violenza che si possa immaginare.
Le immagini di violenza sulle donne riempiono ormai giornali e telegiornali e nonostante si cerchi di parlarne molto, le cose non migliorano, anzi sono sempre di più casi del genere.
Le cause di questo fenomeno possono essere diverse. Prima fra tutte i traumi subiti da bambini, problemi economici, perdita di lavoro, problemi psicologici, gelosia, assunzione di droghe.
Secondo me, sarebbe molto meglio se le donne potessero denunciare ogni tipo di violenza domestica senza paura di vendette o addirittura rischiare la vita.

Per questo si sono creati  movimenti a favore delle donne, proprio per impedire l'aumento di questi fatti e per dare protezione alle donne che hanno il coraggio di denunciare la violenza subita. Inoltre secondo me le pene che vengono inflitte a questi uomini violenti non sono adeguate alla gravità del fatto. Molto spesso sentiamo e leggiamo di uomini che dopo qualche mese di galera escono pronti ad usare di nuovo la violenza. Questo non è giusto perché così facendo non si riuscirà mai a debellare questa piaga della società.

Nik Romeo

14 commenti:

  1. Nik, complimenti per il post! Hai trattato un argomento molto forte e attuale, sapendo inserire il tuo punto di vista!
    La violenza domestica è sempre più frequente e dimostra la sempre maggiore degradazione dell’essere umano. È molto doloroso pensare che essa venga commessa soprattutto da padri verso moglie e figli, perché sono proprio le persone che un padre ama. Credo che sia arrivato il momento di cambiare, di dare una svolta a tutto questo: fin da bambini ci siamo sentiti dire “voi siete il futuro del mondo, riuscirete a cambiarlo!”. Beh, mi sembra che miglioramenti non ce ne siano, anzi… mi stupisco che tutta la gente non sia ancora impazzita! Dove finiremo se andiamo avanti così?
    Bisogna prendere provvedimenti, ampliare gli orizzonti della nostra mente e amare tutto e tutti. Solo allora si potrà parlare di pace e non si sentirà più parlare di violenze e omicidi in famiglia.
    Una volta, il mio professore di religione delle medie ci fece una riflessione molto bella, a proposito della creazione della donna nella tradizione cristiana, che terrei a condividere con voi. Disse che la donna fu creata non dai piedi dell’uomo per essere calpestata, non dalle sue mani per essere picchiata, ma dalla sua costola, per stare al suo fianco, sostenendosi reciprocamente.
    A prescindere dal fatto di essere cristiani o no, trovo che sia una riflessione dalla quale prendere spunto e nella quale potremo trovare la soluzione alla piaga della violenza, come dicevi tu, Nik.
    Marco Pompilio

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  2. Nik, complimenti per il post che è risultato molto interessante!
    Purtroppo la violenza domestica continua ad essere una pratica diffusa soprattutto contro le donne. Io credo che le vittime di violenza dovrebbero denunciare l’ aggressore, anche se hanno paura di quello che potrebbe succedere in seguito. La violenza domestica viene praticata soprattutto in famiglie di disoccupati, con problemi di alcolismo o di tossicodipendenza o che hanno difficoltà economiche. Le vittime esposte a queste violenze sia fisiche che psicologiche spesso perdono la stima di sé e non hanno il coraggio di abbandonare il partner che le maltratta.
    Le tue sono delle riflessioni molto interessanti e spero che si riuscirà a trovare un “rimedio” a queste violenze.
    Maria Vittoria Porro

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  3. Complimenti per il post Nick!
    Purtroppo la violenza domestica è molto frequente nelle famiglie e proprio oggi ho letto su una rivista di una madre che è stata bruciata con dell'acido in seguito ad una litigata con il marito, la reazione di quest'ultimo, secondo me, è stata davvero esagerata, una reazione che un essere umano non dovrebbe nemmeno immaginare. Sono davvero tante le donne picchiate che hanno paura di denunciare il marito o il compagno, come hai detto, ma la cosa importante è farsi coraggio e non perdere il valore della propria dignità, portando rispetto a se stesse cercando di punire chi ti fa del male.
    Benedetta Garbin

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  4. Complimenti Nik per il bellissimo post! Hai affrontato un argomento molto interessante e di cui si sente molto parlare al giorno d'oggi. Sono d'accordo con te sul fatto che le donne dovrebbero avere più coraggio nel denunciare gli atti di violenza cosi vivrebbero più sollevate e il loro compagno/marito pagherebbe le conseguenze. Come ho detto prima, si sente parlare di violenza sulle donne molto frequentemente e ogni volta mi vengono i brividi nel pensare cosa stiano affrontando le povere vittime. Spero, come ha detto Mariavittoria, che in futuro si possano trovare delle soluzioni a questi problemi. Non è un argomento molto facile da affrontare ma tu hai fatto delle ottime riflessioni.
    Silvia Terraroli

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  5. Complimenti per il post!
    La violenza domestica, in particolare quella sulle donne, è un tema caratteristico (purtroppo!!!) della società moderna. Infatti tutti i giorni attraverso i mass media ci vengono presentati eventi riguardanti questo tema.Risale proprio a domenica scorsa il caso più eclatante, infatti una donna di nazionalità rumena, scappata dal violento marito e rifugiatasi in provincia di Torino per iniziare una nuova vita, è stata brutalmente aggredita a coltellate proprio da quel marito che non avrebbe più voluto vedere. La donna,in pericolo di vita, ha trovato la forza di difendersi impugnando a sua volta un'arma da taglio. La vicenda si è conclusa con la morte del marito, anche se la donna è rimasta gravemente ferita.
    Purtroppo questi casi non si vedono soltanto all'orario di cena su CSI, o altri programmi televisivi, ma accadono quotidianamente anche nella vita reale.
    Ci sono molti casi che non fanno notizia, proprio perché le donne hanno paura delle conseguenze di una possibile reazione o denuncia.
    Anche se sono consapevole che sia molto difficile, secondo il mio punto di vista, le donne dovrebbero trovare il coraggio di farsi avanti per ottenere una vita migliore all'insegna della pace.
    Infine i provvedimenti penali nei confronti delle persone violente dovrebbero essere più pesanti.
    Anna Vagrotelli

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  6. Nik, hai affrontato un tema scottante, e sei riuscito in un breve testo a spiegare le cause e le conseguenze di questo fenomeno, e sopratutto a farci capire come questi casi di violenza sono tutt'altro che lontani dalla nostra realtà.
    Nel nostro paese uno dei fattori che sicuramente contribuisce ad aumentare questo fenomeno è la crisi che si sta vivendo: uomini sull'orlo della disperazione che finiscono con prendersela con le persone più vicine a loro.
    Fortunatamente il fatto che oggi se ne parli così apertamente, abolendo il tabù della vergogna e dell' omertà che per decenni ha costretto le vittime di violenza a sopportare e a restare nelle loro prigioni domestiche ha portato molte donne a denunciare questi atti di violenza recuperando la propria dignità.
    Maria Vittoria Fin

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  7. Molto bravo Nik!
    Questo è un tema estremamente delicato che comprende purtroppo molti casi anche nel nostro Paese. Sono sorti addirittura dei programmi televisivi che narrano storie simili a quella della povera Amanda. Nei casi più estremi questi fenomeni possono portare anche alla morte della vittima e non si può fare finta di nulla davanti ad un tale scempio: BISOGNA AGIRE!
    Purtroppo molto spesso sono le stesse vittime a non voler denunciare e finiscono col soffrire in silenzio o peggio ancora fanno soffrire persino i propri figli. dovrebbero sorgere più gruppi contro la violenza sulle donne che aiutino quest'ultime non solo ad uscire da questa situazione ma le aiutino anche a capire che il loro partner non le ama e che bisogna agire subito.
    Riccardo La Iacona

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  8. Complimenti, bel post Nik! Hai affrontato un argomento attuale che si sta diffondendo sempre più ogni giorno che passa. Esistono molti di questi fenomeni: al telegiornale o alla radio non si fa altro che parlare di mariti che uccidono la moglie solo per gelosia o per paura che la partner decida di lasciarlI.
    Sono tutti casi molto brutti e ormai ci si sta facendo l'abitudine! Si può dire che sia all'ordine del giorno e questo fa veramente pensare a cosa è diventato il nostro sistema! Di solito si pensa che siano fatti troppo lontani da noi e difficili da immaginare nella nostra città o nel nostro quartiere. Sono completamente d'accordo con i movimenti creati a favore delle donne! Bisogna lottare anche se trovare una soluzione penso che non sarà facile! Non è giusto che anche i figli ne vengano influenzati: sono creature innocenti che rischiano di vivere un'infanzia bruttissima e magari saranno influenzati anche nella loro crescita futura.

    Vanessa Frigo

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  9. Post molto bello, bravo Nik.
    La violenza è sempre la conseguenza di cose accadute in passato come la perdita del lavoro, la deceduta di qualche parente o persona cara, malattia fisica o mentale, mancanza di fiducia nel partner o nei propri figli oppure può provenire dal ricordo che una persona aveva dei propri genitori che litigavano e si piacchiavano, ed essendo cresciuto in sempre in un clima d'ostilità a questo potrebbe sembrare anche normale comportarsi in determinate maniere, che comunque bisogna rieducare. In questo periodo di crisi, certamente ci sono molti casi di questo fenomeno, ma non dimentichiamoci che lo stesso accadeva nel passato: la nostra epoca porta ad ingigantire tutti i comportamenti e le azioni, per questo adesso ci accorgiamo meglio di alcuni problemi tenuti nascosti in precedenza.
    Vorrei aggiungere anche che questo è uno dei tanti metodi che la gente adotta per fuggire dalla vita quotidiana sempre più stressante (fumo,alcol, droghe...), uno dei più violenti però.
    Melania Gottardo

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  10. Complimenti Nik! Hai fatto un post, che riflette la magra realtà di questo argomento. In questi tempi di crisi economiche e anche d' identità molta gente per sentirsi appagata ha bisogno di esplodere con questi tipi di violenze, con tragici epiloghi; deducibili dai fatti di cronaca quotidiana. Ultimamente va di moda il femminicidio, tanto che ne hanno fatto un programma su Rai tre: Amore Criminale. Questi reportage di violenza illustrano molto bene le vicende e la tipologia dell'assassino, che amaramente è spesso il compagno o una persona di cui queste donne si fidano ciecamente, non sapendo loro malgrado, di vivere accanto a quello che sarà il loro carnefice.
    Un altro tipo di abuso è lo stalking dove il rapporto della coppia è ormai finito ma il persecutore non è mai stanco di far del male alla persona un tempo amata, e si appaga perseguitando l'ex. Per fortuna lo stalking è un reato per il quale esiste una pena.
    Però credo che le pene siano ancora troppo leggere, perché non trovo giusto che dopo qualche anno di detenzione (come 5/6 circa) questi "bravi" personaggi siano di nuovo in circolazione, pronti a comportarsi ancora allo stesso modo, e peggio ancora pensare che potrei trovarmeli di fronte.
    Petra Busatta

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  11. Bellissimo post Nik. Molto ricco di spunti. Vorrei fare una riflessione sul “perché” gli uomini commettono la violenza sulle donne. Il più delle volte le persone che commettono questi atti riprovevoli sono stati a loro volta vittime di violenza e , chiaramente segnati nel profondo da queste esperienze, reagiscono in due modi diversi. Il primo è accorgersi di tutto il male che si è subito e fare di tutto perché non accada ad altri, specialmente a chi si ama perché sarebbe una doppia sofferenza L’altro invece è di rispondere alla violenza con la violenza. Probabilmente si chiedono continuamente “perché a me e non a loro?” o pensano “ora anche loro devono subire quello che ho subito io”. Pensare che gli altri non capiscano il dolore che si è provato, pensare che gli altri debbano provarlo sulla propria pelle è estremamente sbagliato. Il fatto di commettere violenza forse appaga per un attimo, è uno sfogo, una vendetta, ma nulla di tutto ciò che sta accadendo nel presente potrà cambiare il passato. Forse è la consapevolezza di ciò che porta ad uno stato di frustrazione che spinge a sfogarsi su una persona più debole. Solo il coraggio delle vittime che devono denunciare ogni sopruso e che devono essere aiutate da tutte le istituzioni potrà arginare questa piaga terribile.
    Francesca Casarotto

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  12. Mi hai tenuto col fiato sospeso sino alla fine, Nik. A dirla tutta credevo che questo post l'avesse scritto una donna, non per sessismo, sia chiaro, ma non avevo mai sentito parlare un uomo riguardo questo argomento con tale fervore. Non ci sono scusanti per questi comportamenti, ma ci possono essere dei fattori che li causano:
    - fattori sociali
    - fattori psicologici
    Con fattori sociali intendo quei popoli sessualmente repressi da leggi dure ed etica severa la quale sono tenuti a rispettare. Porto in causa il Giappone ( bellissimo paese sotto moltissimi altri punti di vista e che non vorrei criticare ) dove hanno dovuto costruire dei vagoni nei treni separati tra uomini e donne. Lo trovo davvero assurdo.
    In quanto a fattori psicologici, intendo persone gravemente affette da patologie mentali riguardanti la sfera della psiche che hanno un serio bisogno di cure. Non voglio giustificare queste categorie di persone, ma trovo molto meglio che il problema sia diagnosticabile grazie ai seguenti fattori. In alcuni casi purtroppo il problema sono solo la mancanza di autocontrollo di un uomo rispetto i suoi desideri fisici e sessuali e le azioni violente che ne derivano col fine di un appagamento carnale. Ad ogni modo ti faccio i miei complimenti Nik, hai scritto davvero bene.
    Anna Cazzavillan

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  13. ‘’..questa piaga della società’’...è l’espressione che più si addice a questo problema, l’hai proprio azzecata! Devo ammettere che mi sono trovata nella stessa situazione di Anna, col fiato in sospeso fino alla fine e impressionata dopo aver visto la tua firma Nik.
    Purtroppo quello di cui ci hai parlato è la dura realtà della società odierna ed è direttamente collegato con la gelosia (su cui è già stato scritto un bel post). Essa è sicuramente una delle cause maggiori, ma ciò che mi ha fatto più riflettere è stato il tuo accenno ai traumi subiti da bambini. Pensandoci, sembra quasi una catena senza fine, un circolo vizioso e per esperienza personale so che non è affatto facile uscirne. Diverse persone hanno subìto da piccole il trauma di un lutto, di un divorzio, di un abbandono o di una violenza domestica e sono costrette a portarsene il peso per tutta la vita, il che provoca dolore, rancore, talvolta anche odio e ribrezzo verso gli artefici di questo danno indelebile. Alcuni nemmeno ce la fanno e si provocano la morte, liberandosi di tutto; molti però resistono, vanno avanti, crescono e da adulti sembrano delle persone forti e controllate, ma dentro covano ancora tutta quella rabbia repressa per anni e anni. Se è un uomo, quando scopre che l’amore che prova per una donna non è reciproco, tutti i ricordi affiorano. Sembra quasi un ‘’deja-vu’’: rivive i litigi dei genitori o la loro nostalgia e riversa il calderone di emozioni che aveva messo a tacere contro la ragazza, la quale si ritrova, anch’essa, marcata a vita. Se si tratta di una donna, invece, essa tende a chiudersi sempre di più in sè stessa e a sopportare tutto, anche terribili atti di violenza come quelli che (purtroppo) si sentono sempre più frequentemente al telegiornale. Queste due persone potrebbero avere dei figli, che quindi cresceranno con le stesse cicatrici dei genitori. E, sempre per esperienza personale, posso dire che un bambino che vive in un clima famigliare del genere non se la passa affatto bene.
    Infine, riprendo le parole di Anna per dire che è proprio vero che comunque spesso ‘’il problema è solo la mancanza di autocontrollo di un uomo rispetto i suoi desideri fisici e sessuali’’.

    Vlada Kanavalava

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  14. Stavo riflettendo ancora sul post perché mi è veramente rimasto impresso e stavo pensando al fatto che i danni morali sono i pegggiori perché le ferite fisiche, certo, fanno male, provocano dolore, ma poi si riemarginano. Le ferite dell'anima invece rimangono impresse a vita. Quelle sono cicatrici il cui dolore neanche la medicina più potente può attenuare, perché il corpo guarisce e si rigenera, ma la mente, i pensieri. ..quelli restano ed è una grande impresa convivere con incubi e voci che ti tormentano ogni giorno, ogni notte...bisognerebbe pensarci su dieci volte prima di alzare le mani, anzi, è un gesto a cui un umano non dovrebbe nemmeno arrivare! Ma siamo solo animali per i quali lo scopo più importante è soddisfare i propri bisogni. Evidentemente non abbiamo ancora fatto quel passo avanti nell'evoluzione di cui avremmo tanto bisogno...

    Vlada Kanavalava

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