domenica 13 aprile 2014

Gli stereotipi

"le due giovani non avevano ancora affrontato il problema Barthelèmy.Non era per pudore,ma per prudenza,nessuna delle due sapeva cosa pensasse l altra dell argomento."Forse ha notato che il signor Monrlevant è,ecco,omosessuale?"Forse si...."





Il termine "stereotipo" significa "immagine rigida", ed il termine in origine rimanda al clichè tipografico, per questo chiamiamo "stereotipi" le idee ed i pregiudizi che sembrano fatti con lo stampino. Gli stereotipi non solo possono condizionare le idee di gruppi di individui, ma possono avere conseguenze anche sul modo di agire e sulla percezione individuale e sull’intera collettività. Molte volte, utilizzando lo stereotipo per valutare un individuo, non facciamo altro che utilizzare una scorciatoia mentale. Inquadriamo infatti quegli individui come prodotti preconfezionati, attribuendo loro caratteristiche basate sul gruppo etnico a cui appartengono, sulla corrente di pensiero che seguono o sulla loro inclinazione sessuale; arriviamo così a semplificare al massimo qualsivoglia caratteristica individuale cosi da poter inserirla nel più adatto modello predefinito. Tutto questo inevitabilmente conduce a ciò che viene definito pregiudizio, ovvero un’opinione che vale per tutti i soggetti che appartengono al gruppo preso in questione. I pregiudizi generati dagli stereotipi possono nuocere gravemente, spesso tutto ciò nasce dalla mancanza di conoscenza e di contatti personali non dovuti ad una mancanza di possibilità, piuttosto ad un assoluto rifiuto di ciò che forse non ci appartiene. La pubblicità ed i mass media hanno notevolmente contribuito (e contribuiscono ancora oggi) alla generazione di preconcetti infondati ed alla creazione di idee distorte. Il fenomeno al quale assistiamo da anni e il bombardamento di una serie di immagini che, inevitabilmente, ci conducono ad uno schema semplicistico della realtà ed all’imposizione di un pensiero che non ci è nostro ma al quale spesso non sappiamo opporci.

20 commenti:

  1. Chiunque abbia scritto questo post compimenti perché é molto interessante e riguarda molto la società moderna attuale. Oggi noi ci facciamo influenzare molto dalla pubblicità, dalla moda e anche dalle persone, ed è per questo, per esempio, che critichiamo le persone in base all'età, il modo di vestirsi, la propria etnia, alla propria condizione economica ecc… senza nemmeno conoscerle, ed è così che nascono i pregiudizi sulle persone. Ma non è questo il modo giusto per conoscere nuove persone.

    Maddalena Sandri.

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  2. I pregiudizi sono una cosa sbagliatissima, un errore che facciamo di continuo, ogni giorno. Basti pensare a come ci viene spontaneo guardar male qualcuno per il solo aspetto fisico, perché non è come la maggior parte delle persone, o per il suo modo di vestire. Queste persone, che magari vengono emarginate per uno stile diverso dal nostro, sono da prendere in considerazione: se ci guardiamo attorno possiamo chiaramente notare che siamo come delle fotocopie, tutti uguali, stessi vestiti e stesso modo di fare, stessi atteggiamenti e stesso linguaggio. Quelli "diversi" non sono molti e facciamo fatica ad accettarli, ma di solito queste persone hanno tante buone qualità in più rispetto a quelli accettati da tutti.
    Laura Garulli

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  3. Complimenti a chiunque abbia scritto questo post, è molto interessante e condivido tutto ciò che viene detto! Mi piace particolarmente l'immagine scelta, perchè secondo me rappresenta perfettamente come si presentano gli stereotipi odierni, quello che vede la massa di una persona cosiddetta "diversa". Laura ha detto una cosa verissima: è un errore che facciamo di continuo, perchè purtroppo risulta quasi naturale per chiunque squadrare da capo a piedi una persona appena la si vede per la prima volta. Così suddividiamo in categorie ben separate l'una dall'altra tutte le persone che incontriamo, impedendoci anche, a volte, di cambiare idea su di loro dopo averle conosciute meglio. E, con esperienze in prima persona, si capisce che possono non essere affatto veri anche gli stereotipi più diffusi.
    Francesca Visentin

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  4. Brava Greta, bel post! Io penso che le persone spesso giudichino gli altri senza prima conoscerli e già da subito attribuiscono aggettivi, spesso negativi, solo perché magari queste persone appartengono a gruppi etnici diversi o hanno atteggiamenti e comportamenti per noi diversi. Ho trovato anche molto interessante che tu abbia scritto la definizione di pregiudizio perché io non ero al corrente della derivazione di questo significato! Complimenti ancora!

    Silvia Terraroli

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  5. Complimenti per il post!
    Concordo con Laura sul fatto che gli stereotipi sono una cosa sbagliata e, a mio parere, anche insensata. Ma, purtroppo, sono molto diffusi tra i giovani d’oggi: le persone vengono ‘etichettate’ come fossero veri e propri oggetti. Ormai quello che conta è solamente ‘apparire’ ed essere ‘popolari’, il carattere di una persona non conta più tanto.
    Come già stato detto nei commenti precedenti, siamo tutti uguali! Vogliamo essere notati ma abbiamo paura che se non seguiamo la ‘massa’ nessuno ci parlerà più e rimarremo soli.
    Per fortuna però ci sono anche quei ragazzi che non hanno paura di differenziarsi dagli altri, che non hanno paura di sfoggiare una maglietta di un gruppo musicale piuttosto che di un altro, che non hanno paura di avere un taglio di capelli diverso dagli altri. Ma a questi ragazzi ‘diversi’ vengono attribuiti infinità di pregiudizi.
    Quella attuale è una società formata sugli stereotipi, purtroppo…
    Anna Vagrotelli

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  6. Bel post Greta, veramente. Mi è particolarmente piaciuta l’ultima frase, credo che quelle poche parole contengano una verità e un messaggio molto grande: ‘’...ci conducono ad uno schema semplicistico della realtà ed all’imposizione di un pensiero che non ci è nostro ma al quale spesso non sappiamo opporci’’.
    Concordo con gli altri sul fatto che quella di oggi è una società basata su stereotipi e pregiudizi. Essi sminuiscono le persone, ci portano ad ‘’etichettarle’’, come ha detto Anna, e ad inserirle in categorie mentali già prefissate senza nemmeno averle ancora conosciute. È proprio vero, sono una specie di scorciatoia mentale, perché crediamo di sapere com’è fatto un individuo solo in base a quello che si dice a proposito di altri simili ad esso e di conseguenza teniamo un atteggiamento basato su generalizzazioni che spesso si rivelano false e inutili.
    Ci tengo a parlare degli stereotipi e pregiusizi negativi che si attribuiscono agli stranieri, perché sono particolarmente fastidiosi e purtroppo ormai sono le basi da cui si parte per relazionarsi con le persone. Mi spiego: appena succede qualcosa, si dà la colpa (anche se non apertamente) ad uno straniero oppure quando passa qualcuno di colore lo si guarda male. E in quelle situazioni in cui ci si trova a parlare con essi, la gente assume un’aria di superiorità e li guarda dall’alto verso il basso. Quante volte succede? Molte, troppe.
    Non capisco cosa ci sia di bello nel cercare sempre persone simili a noi stessi, alla massa, quelle che vengono definte ‘’normali’’. Cosa c’è di più bello del scoprire mondi nuovi, riuscire a vedere il nostro da diversi punti di vista, con diversi sguardi? È un arricchimento immenso, che ci permette di viaggiare senza andare da nessuna parte. Invece, guardandoci intorno con gli occhiali degli stereotipi ci stiamo impoverendo, siamo sempre più superficiali, non vogliamo perdere tempo a guardare oltre alle apparenze e a rompere le lenti di questi occhiali che ci impediscono di vivere appieno. Però per stare su Facebook e WhatsApp lo troviamo sempre il tempo...

    Vlada Kanavalava

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  7. Post bellissimo, Greta. Sono d'accordo con te e in particolar modo con Vlada: il mondo di oggi (perlomeno quello dei giovani) è composto di pregiudizi che talvolta sfiorano l'ideologia del nazismo. Credo che sia una situazione vergognosa, soprattutto perché la società "impone" dei canoni severi per i quali "o sei con la massa o sei contro la massa"! Questo è un argomento serio e molto importante poiché riguarda noi giovani, quelli che in futuro prenderanno il posto dei nostri genitori, quelli che poi dovranno amministrare (non si sa se con pace o con guerre) il mondo! Ecco, il tuo post, Greta, si collega benissimo a quello di Martina: dobbiamo trovare il coraggio nascosto di essere noi stessi, senza pensare ai pregiudizi degli altri, agendo non secondo i canoni della società, ma secondo i nostri sentimenti, per fare del nostro pianeta un posto migliore!
    Questioni a parte, non posso credere che chi ha i risvoltini e sta tutto il tempo su WhatsApp o su Facebook sia il modello di riferimento che tutti dobbiamo seguire!
    Marco Pompilio

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  8. Brava Greta hai pienamente ragione! Il nostro mondo è stereotipato, quando vediamo persone vestite in una certa maniera o con determinate caratteristiche fisiche cerchiamo subito di catalogarle in modo da farci un'idea su se andare a parlarci o no, basandoci solo su quello che la loro immagine ci suggerisce senza pensare che in realtà potrebbero essere diverse se solo provassimo ad avvicinarci. Questa cosa emerge soprattutto tra i giovani che sembrano quasi divisi in compartimenti stagni, quelli che seguono la moda con quelli che seguono la moda, quelli che mettono sempre jeans e felpa con quelli che mettono sempre jeans e felpa, i rasta con i rasta... ecc. sarebbe bello se ognuno potesse vestirsi e comportarsi come gli pare e piace senza dover sottostare a queste divisioni e quindi potersi mescolare e vedere rastoni che parlano con ragazze tutte eleganti con le gonne e gente alla moda che parla tranquillamente con chi della moda non gliene frega niente! Sembra una cosa un po' utopistica lo so, ma se buttassimo via tutti i pregiudizi sarebbe semplicissimo e saremmo tutti più felici.

    Martina Panato

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  9. Greta, bel post, interessante ma volevo farti un appunto: più che parlare di stereotipi tu hai parlato di pregiudizi, che pur avendo affinità, a mio avviso, sono concetti diversi; infatti anche la foto trovo sia molto attinente all'argomento 'pregiudizi' ma non a quello 'stereotipi'.
    Giudicare una persona dal modo di vestire o dalla gente che frequenta non è giusto, però è normale ormai, tutti ci poniamo delle etichette mentali con le quali identifichiamo la gente, anche chi pensa di non farlo alla fine lo fa, dura e cruda verità. Ogni persona con la quale parliamo ha delle idee su questo argomento e non basterebbe un libro per contenerle tutte ma anche sotto quel punto di vista si pongono delle categorie: pacifista, razzista, neutrale... E chi più ne ha più ne metta.
    Quindi la nostra società è gestita da stereotipi e pregiudizi e cambiarla è un obbiettivo difficile che si sta cercando di raggiungere.
    Melania Gottardo

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  10. Greta complimenti con questo meraviglioso post! Sei stata davvero brava ed mi è piaciuto molto! Sono d'accordo con Vlada: purtroppo il mondo di oggi è condizionato da stereotipi e pregiudizi. Questo è un argomento difficile da trattare perché è veramente molto serio. Siamo persone, e non possiamo essere etichettati come la merce del supermercato.
    I giovani d'oggi ad esempio hanno paura dell'opinione altrui, quindi seguono la massa, ma allo stesso tempo vogliono fare gli alternativi. E' una contraddizione ma non si riesce a capire come, la società va avanti così. I sentimenti non contano più, esiste solo essere popolari. E quelli anticonformisti vengono offesi; ma in verità loro sono liberi, hanno solo vinto, gli altri sono perdenti.
    Petra Busatta

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  11. La lettura del tuo post mi ha veramente coinvolto, Greta!
    Sono d'accordo con quanto detto negli altri commenti: il mondo di oggi si sta rovinando con questi pregiudizi che, a parer mio, non stanno ne in cielo ne in terra!
    Sono idiozie! Solo perché una persona si veste in modo diverso rispetto alla massa, solo perché è di una religione diversa dalla nostra o per etnia differente viene “presa di mira”! Purtroppo, questi individui vengono “etichettati” con nomignoli fastidiosi; ad esempio, la vamp, la secchiona, il nerd, la timida, il quattrocchi o l'idiota.
    Penso che coloro che hanno qualcosa di diverso contribuiscano a migliorare la nostra società e a renderla più varia!
    Complimenti per il post! Hai affrontato un tema importantissimo e anche l'immagine lo raffigura a pieno!

    Vanessa Frigo

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  12. Riferendomi a ciò che ha detto Marco, sinceramente non so proprio dove andremo a finire quando saremo noi ad avere in mano le redini del mondo. Non riesco proprio ad immaginarmi come si possa mettere in atto una ''rivoluzione'' se ormai la gente prima di parlare si guarda attorno per essere sicura di non dire niente per cui gli altri lo possano giudicare. Come Petra, anch'io sto guardando scorrere con la bocca aperta questo strano modo di vivere: le persone urlano ai quattro venti di essere "alternative" ma poi alla prima occasione sfoggiano vestiti, scarpe, smalti e atteggiamenti etichettati come "popolari". Ora ditemi se questo vuol dire essere alternativi...E credo che alla base di questa omologazione ci siano gli stereotipi che si sono ormai radicati nel nostro modo di pensare.

    Vlada Kanavalava

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  13. Complimenti per il post Greta, davvero ben scritto, sei riuscita a darci in modo molto dettagliato la definizione più esaudiente di "stereotipo".
    Leggendo i commenti sul post, mi hanno attirato in particolare modo quelli di Marco e Vlada, che dicono che la nostra generazione sfiora quasi l'ideologia Nazista.
    Sicuramente gli stereotipi e i pregiudizi ci sono e ci saranno sempre, d'altra parte è un istintivo atteggiamento umano di difesa da tutto ciò che è considerato "diverso", ma, al contrario di Vlada e Marco, sono convinta che i giovani d'oggi siano molto più aperti a ciò che è diverso da loro rispetto a quelli di un tempo, che atteggiamenti razzisti fra i nostri coetanei se ne vedono gran pochi.
    Stiamo crescendo in una società multiculturale diversamente dai nostri genitori e ci è naturale la convivenza con altre culture ed ideologie, con le quali possiamo essere più o meno d'accordo
    L'importante è non accettare alcun tipo di stereotipo, non farsi mai condizionare da immagini "preconfezionate" ma informarsi e crearsi un opinione personale nel pieno rispetto della libertà altrui.
    Fin Maria Vittoria

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  14. se ognuno pensasse ai......fatti suoi, nel mondo si starebbe molto meglio

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  15. Complimenti per il post Greta! Io mi sono imbattuta piu volte nei termini “stereotipo” e “pregiudizio” che personalmente non considero sinonimi anche se spesso vengono considerati o usati come tali, quindi ci tenevo a dire la mia a riguardo. Credo che si debba sempre e comunque tener presente che nell'uso corrente "stereotipo" e "pregiudizio" fanno per lo meno parte della stessa area semantica.
    Un pregiudizio s i riferisce a un atteggiamento assunto verso qualcosa prima di aver conosciuto la cosa verso cui è rivolto ed è tale perché viene assunto come ‘vero’ in modo del tutto indipendente dalla realtà dei fatti.
    Uno stereotipo invece è una semplificazione della realtà, che ci permette di categorizzare quel che vediamo in modo semplice. Se usare stereotipi è utile per non impazzire tentando di categorizzare, ordinare o dare senso ad una realtà “complessa”, è anche semplice che gli stereotipi diventino l'unica conoscenza accettata e diffusa riguardo un certo soggetto anche per chi non conosce il soggetto... si potrebbe dire che è alla base del pregiudizio.
    Dunque, lo stereotipo è un calco, un'impronta, un modello che serve a ricondurre l'imprevedibile entro il prevedibile, un'idea semplificata. E' una parola molto più neutra!
    Ma la parola non dice su quali dati si fonda questa idea, né come o quando sono stati raccolti. Il pregiudizio invece è un concetto decisamente più severo con se stesso, e più negativo.
    Di conseguenza non sono sinonimi, ma spesso posono essere usati indifferentemente, in quanto in entrambi i casi si mette l'accento sulla mancanza di un giudizio accurato.
    Kimberly Luciotti

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  16. Bel post. Come Laura anche io penso che i pregiudizi siano una cosa da evitare assolutamente, perchè si rischia (molte volte ci si riesce) a far star male una persona senza nemmeno conoscerla, a farle pensare di essere "sbagliato". Di conseguenza prima di giudicare una persona bisogna sapere la sua storia e quello che ha passato.

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  17. Complimenti per il post, Greta! Questo è un argomento serio e importante sul quale bisognerebbe riflettere poiché riguarda principalmente noi giovani. Concordo con Laura sul fatto che ormai siamo tutti uguali e le persone diverse, che si differenziano dal “gruppo” vengo emarginate o guardate male. Secondo me l’immagine che hai scelto, Greta, rappresenta molto bene l’idea di stereotipo, infatti, ormai le persone danno delle “etichette” agli altri basandosi solo sull’aspetto fisico , senza tenere conto del carattere che è invece un aspetto molto importante di una persona. La società di oggi è ormai basata su pregiudizi e stereotipi. E se non sei “normale” avrai delle difficoltà ad essere accettato. Dovremmo imparare ad andare oltre l’aspetto fisico e cercare di relazionarci con tutte le persone ugualmente, senza fare distinzioni e pregiudizi.
    Maria Vittoria Porro

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  18. Bravissima Greta! L’etimologia di questa parola mi era sconosciuta e mi ha fatto riflettere. So che forse il mio commento non è molto inerente col tuo post, ma vorrei focalizzarmi sui pregiudizi poichè , parlando di stereotipi , tu li hai messi in relazione a questo termine .Vorrei soffermarmi sulla selezione che comporta l’appartenenza o meno a gruppi, a compagnie .La maggior parte di esse si formano seguendo determinati canoni e spesso se non se ne condividono pienamente le idee si è esclusi . Se qualcuno osa solo ragionare con la sua testa o esprimere il proprio pensiero, per quanto giusto possa essere, non farà mai parte di quella compagnia. Per l’appartenenza ai gruppi valgono quindi le idee condivise, ma soprattutto il modo di vestire e, se non si è abbastanza alla moda, non si è accettati. Purtroppo quando si guarda l’altro solo con gli occhi, non si coglie l’essenziale ( Piccolo Principe) . A volte basterebbero semplicemente degli sguardi più attenti e profondi per capire com’è veramente una persona, ma per la nostra società conta l’apparenza e non la sostanza , soprattutto l’apparenza come manifestazione del denaro, mentre per me la vera ricchezza sta nel cuore e nella testa. Purtroppo ci sono pre-giudizi pericolosi , giudizi dati ad altri esseri umani che non si basano sull’esperienza e che classificano il prossimo senza conoscerlo e lo rendono “un’immagine rigida”. Concludo con la speranza che chiunque sia intelligente, aperto agli altri e non intimorito dagli altri, aperto al confronto e non influenzabile, non debba mai essere a sua volta vittima dei pregiudizi.
    Francesca Casarotto

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  19. Davvero brava Greta! il tuo post fa davvero riflettere! devo dire che sono anche pienamente d'accordo con il commento di Francesca. Ci soffermiamo troppo spesso su quello che l'aspetto fisico e il portamento di una persona tralasciando sempre più le cose vere ed essenziali come il carattere i pensieri e le emozioni di chi ci sta davanti.
    questi elementi però li vediamo solo dopo aver conosciuto a pieno una persona ed è inevitabile quindi farsi un idea (anche se sbagliata) di una persona appena conosciuta. Si deve perciò abbattere queste barriere che la nostra mente crea ed imparare sempre di più ad capire veramente le persone. Molto spesso ci sono anche rapporti tra fidanzati o addirittura coniugi che si basa interamente sull' apparenza e l'aspetto fisico diventando così solo storie finte destinate a non durare. Le compagnie e i gruppi di amici ci aiutano ad conoscere il mondo solo per quello che sembra e non per quello che è, ma io penso che se un amico non ti da nemmeno la libertà di pensare come preferisci non è certamente un amico.
    Riccardo La Iacona

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  20. Il post mi è piaciuto davvero tanto, complimenti! Penso che gli stereotipi siano uno dei problemi più gravi e vergognosi della nostra società. Un nuovo compagno si veste in modo più curato degli altri compagni maschi? E' sicuramente gay! La nuova generazione? E' completamente rovinata! Gli uomini ? Sono tutti uguali! E queste sono solo pochi esempi della realtà quotidiana. Trovo molto emarginati questi tipi pregiudizi perchè, prima di tutto, ogni individuo è unico e giudicarlo per la sua razza/classe sociale/famiglia/genere/paese di provenienza è sbagliatissimo.

    Gabriela Ciobanu

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