domenica 6 aprile 2014

Il coraggio





"Barthélemy restó quindi con il fratello, scherzó con lui durante i preparativi poi gli appoggió la mano sul cranio nudo mentre gli infilavano l'ago nell'osso. Siméon non gridó. Bart non svenne. Fu come una vittoria conquinstata a due."

Il coraggio è una qualità che vorrebbero avere in molti, ma possiedono in pochi. Ma forse non è realmente così. Per coraggio la maggior parte delle persone intende quel tipo di coraggio che permette di fare azioni spericolate come il bungee jumping, il paracadutismo o il free climbing, ma esistono diversi tipi di coraggio e ognuno ne possiede un po’.
CORAGGIO SPERICOLATO: questo è il tipo di coraggio che spinge a fare azioni pericolose solo per il gusto di farlo, per sentire l’adrenalina che scorre nelle vene; è il tipo di coraggio spesso più ammirato nelle persone. Ma tra questo tipo di coraggio e l’idiozia c’è un confine sottile, buttarsi da una finestra al quarto piano di un hotel nella piscina non è un atto di coraggio, è pura stupidità. Non c’è niente di particolarmente coraggioso nel mettere a rischio la propria vita solo per farsi vedere.
CORAGGIO DI ESSERE SE STESSI: questo è il coraggio spinge a continuare a lottare per i propri sogni in barba a quello che dice chi ci sta intorno. E’ il coraggio che ognuno vorrebbe avere, quello che permette di essere felici e soddisfatti di ciò che si fa e di ciò che si è. La maggior parte dei grandi personaggi lo possiede o lo possedeva, hanno perseverato nel lottare e nell’esercitarsi e alla fine hanno raggiunto il loro sogno.
CORAGGIO DI AFFRONTARE LA REALTA’: questo è il tipo di coraggio che tutti possiedono anche se non in ugual misura. Nella vita si incontrano innumerevoli difficoltà, alcune più semplici e altre più complicate da affrontare, questo coraggio è quello che permette di alzare la testa e andare avanti, è quello che Bart mostra in “Oh Boy!” restando accanto al fratello malato mantenendo viva la speranza. E’ il coraggio che dice di andare avanti e accettare ciò che accade, senza rimanerne sopraffatti.
CORAGGIO ALTRUISTICO: questo è il coraggio che porta una persona a ergersi in difesa di un’altra, a fare il possibile per aiutare chi gli sta accanto e tutte le persone in generale. E’ il tipo di coraggio più gratificante, quello che fa essere felici nell’aver aiutato e reso felice qualcun altro. E’ il coraggio di coloro che hanno cambiato la storia, come Martin Luther King o Ghandi. Loro si sono messi in gioco per il bene comune e senza arrendersi mai hanno permesso a migliaia di persone di ottenere la libertà e la felicità.
Tutti possiedono un po’ di coraggio, qualcuno più di un tipo, qualcuno più di un altro, ma ognuno di questi è importante, non dimenticatelo mai.
“Il punto non è non avere mai paura. Questo è impossibile. E’ imparare a controllare la paura e a non esserne condizionati. E’ questo il punto.” cit. Divergent – Veronica Roth

Martina Panato

15 commenti:

  1. Complimenti Martina, bellissimo post!
    Mi è piaciuto molto il fatto che hai evidenziato vari tipi di coraggio con le proprie caratteristiche. Penso che le persone spesso pensino che il coraggio si riferisca solo alle azioni spericolate senza pensare agli altri tipi. Sarebbe molto bello avere tanto coraggio sia per affrontare ii vari ostacoli che la vita ci pone sia per migliorare la propria autostima. Mi è veramente piaciuto molto il tuo post complimenti ancora.

    Silvia Terraroli.

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  2. Martina… per me il tuo post è uno dei migliori!!! Hai esposto un argomento difficile in maniera esemplare! Hai inserito anche le tue riflessioni, motivandole e rendendole convincenti!
    Il coraggio è a prima vista banale e viene molto spesso stereotipato. Infatti, per la maggior parte della gente, esso vuol dire fare azioni spericolate o rischiose, come hai giustamente detto tu.
    Coraggio, secondo me, significa vivere. Vivere senza essere sconfitti o affranti dagli ostacoli che la vita ci presenta. Vivere scegliendo la propria strada, quella migliore (anche se la più difficile), senza essere influenzati da altri. Vivere sapendo di far parte di qualcosa di bello. Vivere senza che nessuno ci cambi!
    Quante volte ci ritroviamo difronte a situazioni complicate, che non ci piacciono e che vorremmo si risolvessero da sole! No! La cosa più importante è non arrendersi mai. Mai. Non bisogna mai smettere di lottare per la propria felicità, stando attenti, però, a non rovinare quella degli altri!
    Marco Pompilio

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  3. Adoro questo post Martina ! Non avrei mai pensato di suddividere il coraggio in categorie, sono davvero colpita. Citerò una frase detta e ridetta ma che credo sia la metafora perfetta per descrivere questo concetto a pieno: coraggioso non è chi non ha paura, coraggioso è colui che affronta ciò che lo impaurisce. Spesso invece tendiamo a scappare, prendere la via più facile, la più semplice. Ma spesso, o meglio, sempre, le scorciatoie ci portano all'infelicità. Un uomo consapevole delle sue azioni e cosciente delle sue decisioni raggiungerà le vittorie più grandi e le sconfitte più laceranti, indispensabili per temprare il carattere e per mantenere quel briciolo di umiltà quanto basta per essere delle persone di valore. Un uomo che, al contrario, cerca la strada più breve, non incontrerà mai il compiacimento a la soddisfazione. Non incontrerà mai la gioia. Incontrerà minime vittorie e grandi delusioni, grandi rimpianti e rimorsi. In quanto detto da Marco, credo che vivere sia una parola troppo generica. Spesso viviamo la nostra vita passivamente, lasciando che i dispiaceri e le sconfitte ci scivolino addosso come le gocce di pioggia sul finestrino dell'auto. Siamo come l'acqua di un fiume, percorriamo il letto scavato da chi è venuto prima di noi, ci adagiamo su una superficie levigata e piana, percorriamo ampie anse e mai curve secche ed improvvise. Non siamo in grado di cambiare il nostro corso. Eppure, ogni tanto, un piccolo rivolo esce dal grande fiume, decide di scavarsi il suo percorso tra le rocce e di dissetare i campi, sapendo però che la strada sarà più difficile.
    Anna Cazzavillan

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  4. Sono d'accordo con quanto hai appena detto Martina. L'idea di suddividere il coraggio in base a come ci poniamo nelle diverse situazioni è stato davvero una cosa utile, perché permette di individuare alcune caratteristiche comuni che si possono riconoscere e riflettere anche su di noi. Come già precedentemente detto, il coraggio che più si distingue è quello spericolato, del quale ci si serve per intraprendere atti poco civili e spesso dannosi per le persone che lo praticano. Un tipo di coraggio più nascosto e meno evidente è invece quello del quale si fa uso nelle situazioni in cui ce n'è davvero bisogno, che proviene dall'interno di ognuno di noi, spinto ad uscire a causa di certe situazioni che lo richiedono. Sono poche le persone che lo possiedono, o meglio, sono rare le persone che hanno la capacità di tirarlo fuori, di mettersi in gioco e di non nascondersi dietro le avversità della vita.
    Beatrice Sgreva

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  5. La nostra paura più profonda non è di essere inadeguati.La nostra paura più profonda è di essere potenti oltre ogni limite.E' la nostra luce,non la nostra ombra,a spaventarci di più.Ci domandiamo"Chi sono io per essere brillante,pieno di talento,favoloso?"
    Sono le parole di Nelson Mandela...è così che spesso succede forse noi non ce ne accorgiamo...non ci accorgiamo che siamo capaci di grandi cose,grandissime azioni che possono cambiare il mondo...e per questo ci vuole coraggio.
    Greta Morello

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  6. Martina, il tuo post è molto bello! Mai nessuno aveva scritto qualcosa che mettesse in luce tutti gli aspetti del coraggio. Nella vita ho incontrato qualche persona che mi ha detto “hai paura di tutto”. Non è esattamente così. Forse loro non sapevano che esistessero “il coraggio di essere se stessi” e”il coraggio altruistico”. Io non sono esattamente la ragazza più forte del mondo per fare cose spericolate, in quanto mi ritengo prudente, mentre per quanto riguarda “il coraggio di affrontare la realtà, tutti lo possiedono. L’unica differenza è che alcune persone riescono ad affrontarla più velocemente di altre, ma in un certo senso, tutti siamo costretti a fronteggiarla. Ora, però, mi focalizzerò sui primi due. Io non ho mai paura di esprimere la mia opinione, di far conoscere agli altri le mie idee. Le persone che si uniformano alla massa, per timore di farsi dei nemici, sono le più timorose. Quante volte, tutti i giorni, notiamo che gli ideali giusti, sono difesi da un numero sempre più ristretto di persone. E tutto questo per non rovinarsi la reputazione, di perdere amici e di non essere accettati. È estremamente sbagliato. Uno dei miei aforismi preferiti, di Martin Luther King, dice: “per farsi dei nemici non è necessario dichiarar guerra, basta dire quel che si pensa”. Quindi io andrò avanti per la mia strada, facendomi dei nemici, ma consapevole per aver detto tutto ciò che realmente pensavo. Di conseguenza, il coraggio altruistico è legato a quest’ultimo. Se si vede una persona che ha il coraggio di dire il suo pensiero, è necessario avere la prontezza, se l’ideale è giusto, di andare in sua difesa, anche se è molto pericoloso a volte. In questi casi il fatto è “ o salvi te stesso e la tua reputazione, o vai incontro a quella persona e difendi fino all’ultimo questa e il pensiero ” . Posso assicurare, per esperienza, che il è più soddisfacente avere il coraggio altruistico che salvarsi. Spero che un giorno tutti, o almeno la maggior parte lo possano avere.
    Francesca Casarotto

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  7. Post coinvolgente oserei dire, speravo ci fossero più categorie per continuare a scoprire particolari differenti! Bravissima Martina!
    Io come concetto di 'coraggio' avevo pensato a diverse sfumature... Non a delle categorie ben definite: idea davvero interessante e curiosa!
    Spesso associamo il coraggio ad atti pericolosi ma anche il semplice fatto di alzare la mano in classe per chiedere una spiegazione o un chiarimento è un buon esempio di coraggio, dato che molti si vergognano e temono di essere visti male agli occhi degli altri; o dire ad una persona quello che si pensa (di cui ha approfonditamente parlato Francesca): come una critica, un complimento, ciò che si prova e chi più ne ha più ne metta!
    Coraggio di affrontare la vita: è un contenitore enorme, e tutti lo sappiamo, però alcuni individui per non affrontare la vita si provocano danni fisici al posto di aprire gli occhi, questa è una tra le cose peggiori che la mancanza di coraggio comporta.
    Melania Gottardo

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  8. Questo post è bellissimo, brava! Ormai quasi nessuno prende in considerazione il coraggio visto sotto questi aspetti! Il coraggio spericolato secondo me, è l'unico che dovremmo cercare di evitare: quello non è coraggio, quello è voler farsi vedere agli altri come un temerario che non ha paura di niente ma poi non sa affrontare i problemi della vita!!! Qui entra in gioco il coraggio più importante: affrontare le difficoltà. Andare avanti superando ogni ostacolo è la cosa più difficile che esista...fino ad ora abbiamo tutti affrontato momenti di crisi e difficoltà, magari non eccessivamente gravi vista la nostra età, ma in qualche modo siamo riusciti a passare oltre. Questo è il vero coraggio, non arrendersi mai! Altra cosa che spesso ci manca è il coraggio altruistico: tendiamo sempre a non essere altruisti e se ci riusciamo, evitiamo i problemi (legati al coraggio di affrontare la realtà). Si può essere altruisti anche con piccole cose...aiutare in famiglia o ascoltare chi ha bisogno di parlarci.

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  9. Bellissimo post, Martina!
    Concordo con te sul fatto che il coraggio è una dote che tutti possediamo almeno in parte, ma molto spesso quest'ultimo viene sovrastato dalla paura.
    Letteralmente la parola 'coraggio' deriva dal latino 'cor' cioè cuore.
    A mio parere, il coraggio è una forza d'animo. Mi è piaciuto molto che nel post ci siano elencati i vari tipi di coraggio, ma a questi, aggiungerei anche il coraggio di dire la propria opinione. Personalmente, ho perso il conto delle volte in cui non ho detto quello che pensavo per paura, magari, d'essere giudicata.
    Inoltre penso anche io che tra il coraggio spericolato e l'idiozia ci sia un confine sottile, e spesso questa tipologia di coraggio viene usata solamente per farsi notare.
    Io credo di non essere molto coraggiosa e che, molte volte, la paura prende il sopravvento nella mia mente.
    Anna Vagrotelli

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  10. Bravissima Martina! Non pensavo che il coraggio si potesse dividere in categorie, ne sono rimasta davvero sorpresa!
    E' vero, spesso associamo il coraggio ad un atto spericolato, come acrobazie pericolose o atti stupidi. Il coraggio spericolato come lo definisci tu è quello dove forse si vuole far vedere quasi una superiorità, bisogna farsi notare ed allora si diventa coraggiosi per idiozie. Il coraggio non è mettere a repentaglio la propria vita ma continuare a vivere, superando tutti gli ostacoli che ci verranno imposti. Tutti avranno problemi nel percorso di vita, è normale; ma non bisogna farsi vedere di più di quel che è per poterli scavalcare. Affrontarli come Siméon nella sua battaglia verso la guarigione, senza rimanerne sopraffatti.
    Trovo di una semplicità unica la citazione di Veronica Roth. E' impossibile non avere paura, ma bisogna riuscire a controllarla, perché se ci nascondiamo sotto essa non riusciremo più a dominare le sensazioni. Come i grandi personaggi della storia che non sono stati condizionati dalla paura, anche noi nel nostro piccolo possiamo aiutare altre persone, ed allora saremo d'avvero degli uomini coraggiosi.
    Petra Busatta

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  11. Io sinceramente trovo un po' strano suddividere il coraggio in precise categorie. Secondo me questo grande sentimento non è ben definibile e neanche racchiudibile in dei "contenitori" come ha fatto Martina, perché credo che, innanzitutto, ciascuno di noi gli attribuisca un significato particolare legato allae proprie esperienze, al proprio carattere, al proprio modo di vedere e vivere la vita..non si può dare una definizione uguale per tutti, perché per ognuno acquisisce sfumature diverse. In secondo luogo, essendo un sentimento e quindi un qualcosa di involontario, mi sembra insensato dargli dei "confini"...proviamo a definire l'amore per esempio. Certo, sul dizionario una definizione c'è, ma sicuramente ogni singola persona potrebbe aggiungerci dettagli unici.
    Detto ciò comunque ammetto che l'idea mi ha incuriosita e mi hanno fatto molto piacere tutte le considerazioni personali che ha inserito, perché da ciò traspare che la stesura del post è stata qualcosa di più della semplice ricerca delle parole giuste. Però ribadisco che "paroloni" del genere sono molto soggettivi.

    Vlada Kanavalava

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  12. Bellissimo post Martina! Concordo pienamente con Vlada. L'idea di suddividere in categorie i vari 'tipi' di coraggio è stata molto originale, ma c'è stata anche la possibilità di tralasciare piccole, ma significanti diversità, o altre tipologie di coraggio. Coraggio per me significa non scappare di fronte alle difficoltà, semplicemente, non è assenza di paura, al contrario, è la capacità di agire nonostante si provi paura. Infatti,è soggettivo ogni persona ha le sue paure ed è nelle affrontarle che si usa il coraggio..Per essere coraggiosi sono necessarie ‘doti intellettive’,nulla di eccezionale,però sono indispensabili.A questo punto,una volta che una paura viene percepita e sentita,la persona si trova davanti a due possibilità,e cioè,la prima possibilità consiste nel non affrontare la paura e ritirarsi davanti a essa,cioè la viltà,..la seconda possibilità invece consiste nell'affrontare la paura per cercare di oltrepassarla e questo si definisce coraggio,chiarendo il fatto che anche se colui che affronta la paura viene da essa vinto e sconfitto,questo al fin fine non conta,perchè per essere coraggiosi basta affrontare una propria paura per poter essere definiti coraggiosi,se si perde non importa,sempre coraggiosi si è stati. Come accennavo prima si possono fare altre considerazioni a riguardo del coraggio,come per esempio,il far notare la soggettività di esso e della stessa viltà,dal momento che per esempio,per una persona potrebbe rappresentare un atto di coraggio uscire di casa quando per un'altra invece non si potrebbe parlare di coraggio nemmeno se si getta con il paracadute. infatti se il coraggio deriva dalla paura,è ovvio che le paure sono anche soggettive.
    Kimberly Luciotti

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  13. Il tuo post è stato davvero molto entusiasmante, Martina!
    Sinceramente non avevo mai pensato di classificare il coraggio secondo differenti tipologie, e questo mi è sembrato davvero una bell’idea. Devo dire che in questo modo ho anche saputo intravedermi in un paio di questi. In un aspetto non concordo però con ciò che hai scritto: non sono d’accordo nel dire che il “coraggio spericolato” sia esclusivamente una caratteristica che porta le persone a compiere atti estremi solo per il gusto di farsi ammirare dagli altri; può anche darsi che alcune persone compiano questi gesti per puro piacere personale o per scaricarsi dalle tensioni date dalla routine quotidiana. A mio parere coraggio significa anche più semplicemente essere capaci a dire “no”. Se si pensa ai nostri genitori, quante volte hanno detto sì ad una nostra richiesta o ad un nostro capriccio pur di farci azzittire o accontentarci? E’ decisamente molto più difficile, invece, dire ogni tanto di no, e dimostrare in questo modo l’intelligenza e la saggezza della quale si è in possesso.
    Crestani Caterina

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  14. Hai scritto proprio un bel post Martina , complimenti!. Nemmeno io pensavo che il coraggio si potesse classificare in varie tipologie e questa è una cosa molto interessante . Grazie a questo sono riuscita ad intravedermi specialmente in uno di questi. Mi è piaciuta molto la frase in cui hai scritto che "tutti possiedono un coraggio" ed è vero !.Semplicemente per essere coraggiosi basta essere sinceri e dire la verità ma non per tutti è cosi facile. Ci sono persone che si dimostrano più coraggiose e grintose degli altri ma questo non significa che gli altri sono meno coraggiosi di loro ma magari possono essere timidi ma però con il tempo cambiano.

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