domenica 6 aprile 2014

La donazione del sangue


Entrarono in una stanza in cui c'erano già due donatori seduti in poltrona, con le braccia abbandonate sui braccioli.


La donazione del sangue

La donazione del sangue è quell'azione di un singolo individuo che, volontariamente, si priva di una determinata quantità del proprio sangue o di suoi componenti, affinché venga utilizzata a scopi medici. La quantità di sangue prelevato e le modalità possono variare; infatti, la raccolta può avvenire con attrezzature apposite o semplicemente con un deflusso dopo una puntura venosa.
Normalmente, si ha bisogno di 40 unità di sangue l'anno ogni 1000 persone, ciò equivale a circa 2 400 000 unità solo per la piccola Italia. Il fabbisogno di donazioni è costantemente in aumento e le cause più attendibili sono due: l'aumento dell'età media della popolazione e i progressi della medicina, che rendono possibili interventi anche su persone anziane, cosa che nel passato non poteva accadere.
Le condizioni necessarie per essere un donatore sono l'età, compresa tra i 18 e i 65 anni, la massa, uguale o superiore ai 50 chili, le pulsazioni, la pressione arteriosa, un buon stato di salute, non seguire comportamenti a rischio e non avere vissuto nel Regno Unito tra il 1980 e il 1996.
Il numero di donatori di sangue in Italia è 1 600 000, cioé il 2,9% della popolazione totale. L'autosufficienza nazionale è stata garantita fin dal 2003 attraverso trasferimenti tra regioni.
In Italia, l'associazione che si occupa delle donazioni di sangue è l' Avis (Associazione Volontari Italiani del Sangue), è costituita da oltre un milione di volontari che donano gratuitamente, volontariamente, periodicamente e anonimamente; quest'ultimo punto per evitare discriminazioni del sesso, dell'età, della razza e della religione. E' un'associazione presente in tutto il territorio nazionale con una struttura ben articolata, è suddivisa in tremila sedi comunali, provinciali e regionali,comprendendo anche la sua sede ufficiale;inoltre sono attivi 733 gruppi Avis sopratutto nelle aziende pubbliche e private.
Gli obbiettivi di questa organizzazione sono venire incontro alla crescente domanda di sangue, donare gratuitamente sangue a tutti senza discriminazioni, lottare per eliminare la sua compravendita e avere donatori pronti e controllati dal punto di vista sanguigno e di salute generale.
E' lodevole il gesto di tutte queste persone che,volontariamente e sopratutto gratuitamente, con un piccolo gesto contribuiscono a salvare vite umane.

 Vanessa Frigo

15 commenti:

  1. Bellissimo post, Vanessa! Ho apprezzato molto anche le tue riflessioni verso la fine del paragrafo.
    Penso che donare il sangue sia una tra le azioni più belle che si possano fare per aiutare una persona malata. Proprio la provenienza anonima del sangue fa riaccendere la speranza e la voglia di vivere nei malati, come abbiamo visto in “Oh boy!”.
    La donazione è anche la certezza che, alla fine, da qualche parte là fuori, ci siano ancora persone buone e caritatevoli.
    Una decisione spontanea, senza chiedere nulla in cambio, regalando una parte del tuo corpo ad un altro. È un gesto di estrema generosità, perché la privazione di alcuni organi comporta, anche se piccole, modificazioni nella vita quotidiana. Essendo una scelta… è ammirevole, perché come hai detto tu, Vanessa, donare è un piccolo gesto che può far la differenza tra la vita e la morte di una persona!
    Complimenti ancora per il tuo lavoro e per le tue considerazioni sull’argomento!
    Marco Pompilio

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  2. Oh Boy ! Che bel post Vanessa ! Personalmente sono molto informata sulla donazione di sangue, essendo stato mio padre un donatore. Ho sempre ammirato la sua dedizione e la sua passione riguardo la donazione sanguigna. Rammento quando tornava a casa dall'ospedale, il volto pallido e le occhiaie livide sotto gli occhi spenti, a causa della perdita di circa 500 ml di sangue, eppure aveva un sorriso felice e soddisfatto che ci riempiva di gioia. Ma come ha spiegato Vanessa, ci sono dei parametri severi circa la donazione. E a volte un soffio a cuore può impedirti di fare quel piccolo gesto che ti faceva sentire una persona migliore. Mio padre ha continuato a lavorare nell'associazione, occupandosi di tutte le "scartoffie" indispensabili ma noiose, cercando di dare ancora un contributo, e per fortuna che non ha insistito con le donazioni ! Recentemente al telegiornale hanno parlato di una trasfusione di sangue finita in disgrazia: il povero ricevente ha diagnosticato un'Epatite C, una malattia non da poco, di cui era affetto il donatore. Altruismo a volte e sapersi fermare prima di aggravare le cose, anche se sono sicura che il donatore non era a conoscenza della malattia e dev'essere stato un duro colpo per lui. Ad ogni modo spero di essere in grado di donare tra qualche anno, perché credo che un piccolo contributo possa fare una gran differenza.
    Anna Cazzavillan

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  3. Complimenti Vanessa, il tuo post era semplice ma chiaro. Ho scoperto cose nuove: visto che, ho la fobia degl’aghi, non mi sono mai interessato della donazione del sangue. Come ha già ripetuto Marco, la donazione del sangue o degl’ organi è un piccolo gesto che può fare un'enorme differenza tra la vita e la morte e rende anche le persone felici. Credo che tutti noi conosciamo almeno un donatore; colui che fa la differenza con un piccolo ma importante gesto. Io ammiro i donatori di sangue e organi perché non ce la farei mai a fare quello che fanno loro. Penso che noi tutti ogni tanto dovremmo pensare a questi eroi che salvano la vita con un meraviglioso gesto.
    Tommaso Delpozzo

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  4. Bellissimo post Vanessa! Mi hai informato riguardo ad alcune cose di cui non conoscevo nulla. Condivido pienamente l’idea che sia un gesto lodevole, che salva delle vite. Mio padre dona il sangue e io lo apprezzo moltissimo. Anche a me da grande sarebbe piaciuto donare il sangue, ma con tutta la mia buona volontà, non ci riesco. Ho il terrore degli aghi e ho paura di tutte le cose legate ai medici, alla medicina, al sangue. Il ricordo della flebo,poi, non mi aiuta molto. Per me vedere queste persone mi suscita un’enorme ammirazione perché mi rendo conto che non è da tutti. Molto spesso me ne rimprovero, perché anch’ io avrei potuto contribuire a salvare delle vite. Spero di trovare molti altri modi per aiutare le persone più bisognose. Semmai un giorno ce ne fosse molto bisogno io metterei da parte tutte le mie paure per aiutare. Donare il sangue è comunque anche una rassicurazione per il donatore in quanto è indice di salute e di valori nella norma. L’unica cosa che possiamo dire a questi angeli che salvano vite nell’anonimato è un sincero GRAZIE.
    Francesca Casarotto

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  5. Post molto carino, complimenti Vanessa! È scritto molto bene e spiga tanti dettagli come le varie specifiche per poter compiere questo bel gesto d'altruismo.
    Io personalmente non conosco nessun donatore di sangue (oppure non sono a conoscenza del fatto che faccia donazioni), ma trovo che siano infinitamente generosi a mettere a disposizione una parte del loro corpo per familiari e amici ma non solo, donare a dei completi sconosciuti è ancora più ammirevole secondo me. Io ho paura degli aghi e non credo riuscirei mai a fare quello che sempre più persone compiono come gesto di altruismo.
    Leggendo mi sono ricordata di quando un'associazione è venuta a promuovere la donazione di sangue presso la mia vecchia scuola: ci hanno parlato e regalato dei raccoglitori con elementi di cancelleria all'interno che conservo ancora oggi. Inoltre mi sono ricordata del pellicano, che dona il suo sangue ai pulcini appena nati per aiutarli a sopravvivere.
    Melania Gottardo

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  6. Bel post brava! Facendo riferimento al post di Martina riguardante il coraggio, l'azione di donare il sangue è una delle cose più coraggiose che un essere umano possa fare!!! Come hanno già detto in molti, l'atto di donare il sangue che spesso può sembrare una cosa semplice e inutile ha dato la possibilità già a molte persone di continuare a vivere e di sperare in un futuro migliore. Io non credo che sarei capace di fare un'azione di questo livello...e per questo chi dona il sangue GRATUITAMENTE e VOLONTARIAMENTE da adesso per me può essere considerato un eroe a tutti gli effetti! Un'altra cosa ammirevole è che le donazioni sono anonime, evitando cosi comportamenti di discriminazione. Col tempo spero che molte altre persone si rendano disponibili a donare un po di sangue a chi ne ha bisogno rendendo felice una persona in più.

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  7. Bellissimo post Vanessa! Penso che una delle cose più belle che si possa fare per aiutare le persone sia donare il sangue! Certo bisogna avere coraggio ma alla fine la soddisfazione di aver aiutato qualcuno c'è di sicuro! Ammiro molto le persone che lo donano perché lo fanno, come ha detto Laura, gratuitamente e volontariamente ma anche anonimamente per evitare discriminazioni di vario genere! Mi è piaciuto molto il tuo post perché l'hai scritto molto chiaro e semplice da capire, sebbene l'argomento non sia uno tra i più facili! Mi è piaciuto molto anche il fatto che hai scritto le condizioni necessarie per essere un donatore, che sono fondamentali, ma anche l'obbiettivo delle organizzazioni Avis! Ancora complimenti, bellissimo post!

    Silvia Terraroli

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  8. Complimenti Vanessa, bellissimo post!
    A mio parere la donazione di sangue è un argomento molto delicato.
    Sono d'accordo con Marco: la donazione del sangue è una delle cose più belle che si possano fare.
    L'anno scorso, con la mia classe ho partecipato ad un incontro con l'associazione FIDAS. Lo scopo era quello di sensibilizzare noi ragazzi alla donazione in modo che, una volta maggiorenni potremmo diventare donatori. E' stato proprio questo incontro che, oltre a farmi riflettere molto, mi ha portato alla decisione di diventare donatrice, ovviamente una volta che avrò raggiunto la maggiore età.
    Inoltre proprio oggi ho visto un film in cui la protagonista è una ragazza malata di leucemia ed alla fine riesce a salvarsi grazie ad un donatore.
    Ammiro molto i donatori di sangue, adoro il fatto che ogni giorno con una donazione possono salvare una vita.
    Anna Vagrotelli

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  9. Interessante post, ricco di informazioni riguardanti ad un argomento molto delicato. Sono d'accordo con tutti: donare il sangue è una cosa meravigliosa per aiutare persone che ne hanno bisogno,e sono da seguire come esempio le persone che lo fanno gratuitamente e volontariamente ma anche anonimamente per evitare discriminazioni di vario genere, come ha detto Silvia. Purtroppo, io non avrei mai mai il coraggio di donare il sangue, perché l'idea di un'ago che mi buca la pelle mi fa senso. Infatti, una semplice analisi del sangue mi fa svenire.
    Mi ha fatto molto incuriosire perché una persona, che ha vissuto nel Regno Unito tra il 1980 al 1996 non possa donare il sangue. Ho trovato che è per colpa del contagio di una variante della "muccapazza". Anche se non è stato dimostrato che è contagioso, non è giusto accettare del sangue che potrebbe essere infetto e per poi vedere persone che si ammalano solo per una trasfusione sbagliata, cosa è già successa con l'epatite e altre malattie.
    Petra Busatta

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  10. Interessante il post,ricco di informazioni utili per noi e che tu lo hai reso semplice. Ripeto quello che hanno detto tutti: donare sangue è fantastico stupefacente anche se fa male vedere quei aghi che ti trovi nel braccio ma va beh, anche se io sinceramente non lo farei mai io scapperei subito. Mi ricordo che alle elementari è venuta da noi una associazione chiamata FIDAS dove ci ha parlato appunto dei donatori di sangue e delle loro donazioni. E' bello ritrovarsi una persona che ti salva da qualche malattia o mancanza di sangue,diventerebbe come il tuo eroe. Brava bel lavoro che hai fatto.
    Aicha Rakib

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  11. Bel post. Sono d'accordo con tutti voi sul fatto che donare il sangue oltre a essere una cosa bellissima, è una cosa ammirevole, che da' onore. Dando ' il nostro piccolo contributo si può cambiare la vita di un' altra. Purtroppo, non sono molte le persone che lo fanno, nonostante oggi si incoraggi molto questa azione.
    Nik Romeo

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  12. Brava Vanessa, anche se credo, però, che avresti potuto approfondire il motivo per cui non si può essere un donatore di sangue se si è vissuti nel Regno Unito durante il 1980 e il 1996. Comunque sia mi sono informata anch’io come Petra per la curiosità e ho trovato che la causa è l’alta incidenza di persone colpite dalla variante della malattia di Creutzfeld-Jakob (l’equivalente umano della BSE). Per questo si evita un possibile contagio tramite trasfusioni. Gran parte della mia famiglia dona regolarmente sangue da parecchi anni, soprattutto mio padre e mio zio, quindi, anche per questo motivo, sono anch’io convinta che questo gesto di puro amore sia decisamente positivo. Inoltre se si riflette anche sul sostantivo “donatori” si può capire l’ammirabile ruolo che ricopre quelle straordinarie persone che spontaneamente decidono di offrire una parte di loro stessi a chi ne ha più bisogno, gratuitamente e senza aspettarsi nulla in cambio, sapendo che, magari, quel loro gesto ha portato speranza ad una persona malata o, nei casi più fortunati, addirittura alla guarigione.

    Caterina Crestani

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  13. Volevo aggiungere che AVIS non è l’unica associazione di donatori di sangue a livello nazionale ma c’è anche la Fidas , Federazione di 73 associazioni di donatori che garantisce un contributo qualificato ad ogni iniziativa socio-politica ed umana, e che è presente anche nei nostri comuni.
    Caterina Crestani

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  14. Non potrei essere più d'accordo con voi di cosi, e trovo l'articolo molto ben strutturato! Penso che i donatori e i volontari in generale siano gli eroi di quest'epoca. Come avete gia' detto, basta un piccolissimo gesto da tutti gli abitanti di questo mondo per ottenere un risultato grandioso. Pensateci come sarebbe il nostro pianeta se ognuno di noi facesse un piccolo sforzo. Coplimenti per il bel post!

    Gabriela Ciobanu

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  15. Mi trovo d’accordissimo con le parole di Gabriela e dicendo che il post è scritto molto bene, che la donazione di sangue è un gesto ammirevole e che il fatto di farlo volontariamente e senza chiedere nulla in cambio rende queste persone ancora più degne di stima, ripeterei solamente ciò che hanno già detto in molti.
    Io però mi sono innamorata di una frase, sempre di Gabriela: ‘‘Penso che i donatori e i volontari in generale siano gli eroi di quest'epoca’’. Semplice ma d’effetto.
    Di questi tempi è difficile parlare di eroi secondo me: televisione, stampa, discussioni..sono sempre più inondate delle gesta dei ‘‘cattivi’’, come dicono i bambini. Si sente tanto del male e raramente del bene. Ma qui mi sorge spontanea una domanda: qual è il concetto di eroe per la gente moderna? Di certo non si può più parlare di quegli uomini valorosi, nobili d’animo, forti e coraggiosi di cui ci hanno scritto Omero o Virgilio, nemmeno di quelli della letteratura cavalleresca e neppure dei generali, dei condottieri, dei rivoluzionari che durante le numerose guerre hanno dato la propria vita per la patria.
    A questo punto, esaurite tutte le possibilità, mi vengono in mente solo i classici eroi delle favole, che salvano la principessa e ridanno vita al regno. E qui capisco che in realtà il concetto di eroe non è cambiato, ma si è solo evoluto, assumendo sfumature diverse ma mantenendo sempre la stessa sostanza che si è conservata per secoli e secoli: semplicemente la principessa è diventata una persona che lotta contro una malattia, un mostro che le divora l’anima e distrugge il corpo; il regno invece lo vedo come quello spazio in cui l’individuo vive, non solo fisico ma anche psicologico...la casa, la famiglia, gli amici, ma anche l’insieme delle sue centomila personalità. E l’eroe? L’eroe è, com’è sempre stato, colui che si sacrifica e mette ‘‘a disposizione’’ la sua vita per gli altri e per una nobile causa. È quello che riaccende e rinvigorisce la speranza, impedendo ai mostri della vita di annientare noi esseri umani timorosi della morte, noi che altrimenti rimarremmo poco a poco con una sola identità, quella di chi non ha ancora vissuto abbastanza ma che non ce la fa più. E poi non ne rimarrebbe nessuna. RIMARREBBE. Ringraziamo i donatori di sangue per questo condizionale.

    Vlada Kanavalava

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