domenica 13 aprile 2014

Remissione, una vittoria o una sconfitta?


“Si parla di <<remissione>> e di <<remissione completa>>, come in questo caso, quando l’analisi del sangue e del midollo non prestano più alcuna anomalia. Non c’è più differenza tra lei e Siméon”.


Remissione è un termine che deriva dal latino, e ha molti usi. Remissione, in medicina, con riferimento a un processo morboso, per indicare che la sintomatologia caratteristica, o anche un solo sintomo, non è più evidente, pur non essendo ancora superato il processo. La parola remissione non ha solo un significato medico ma anche religioso, probabilmente molti di noi hanno sentito almeno una volta la locuzione: remissione dei peccati. Nella religione cristiana la remissione dei peccati è il perdono, cioè l’assoluzione dei peccati da parte di Dio.

Non si può sapere se la remissione sia la fine o la continuazione; in molti casi di tumori si parla di remissione e si possono avere delle ricadute, e quindi se si avesse una ricaduta bisognerebbe ricominciare il ciclo di terapia.
In caso di tumori o cancri la remissione può anche durare diversi anni e quindi non si parlerà mai di guarigione perché, nel corpo del paziente, ci possono essere ancora cellule malate che non si vedono con le analisi. Più ci si allontana dal giorno in cui è il paziente è stato dato in stato di remissione più ci si avvicina alla guarigione.
La remissione è un passo importante nella cura di un tumore anche a livello mentale, una persona lo può affrontare come un piccolo ma importante passo, come una tregua dalla chemioterapia oppure le persone ansiogene potrebbero interpretare questa parola come una nuova ansia.


Tommaso Delpozzo

12 commenti:

  1. devo dire che è un po' corto come post, comunque bravo lo stesso! sinceramente credo che avresti potuto approfondire un po' di più l'argomento anche se è difficile da trattare, e infatti non ho capito più di tanto cosa sia…
    In alto c'è scritto che si può parlare di remissione o di remissione completa ma non hai scritto la differenza (se c'è una differenza, haha).
    Maddalena Sandri

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  2. E' un bel post! Non ho molto da dire su questo argomento ma la remissione è una cosa che non riesco a vedere come negativa...infatti anche se a volte si stratta di un'incompleta guarigione del paziente è comunque un gran passo avanti che offre molte speranze per una guarigione definitiva. Anche nel caso di una piccola ricaduta ritengo la remissione sempre positiva in quanto significa che il peggio è passato e che il paziente ha buone possibilità di una guarigione stabile.
    Laura Garulli

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  3. Argomento spiegato molto bene! Ho conosciuto la storia di una persona che purtroppo ha avuto un tumore, poi sembrava guarita, ma dopo anni ed anni quel tumore si è ripresentato, anche più esteso del primo e lei purtroppo è morta. Ora non so se dipenda dal carattere, molto probabilmente sì, ma lei ha vissuto ogni secondo della sua vita come se fosse stato l'ultimo, perchè effettivamente poteva esserlo, aiutando pi persone possibili e arricchendosi di tutte le esperienze che poteva fare. Poi il tumore l'ha portata via, ma lei era pienamente consapevole di aver vissuto ogni minuto, ogni secondo, dando il massimo, poichè comunque la vita, per lei piuttosto breve, è una sola.
    Francesca Visentin

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  4. Certo che Tommaso hai scelto un argomento difficile da affrontare perchè noi ragazzi ci preoccupiamo dei nostri problemi quotidiani e non ci rendiamo conto di quelli ben più gravi, come appunto il tumore.
    Secondo me dovevi approfondire di più, spiegandoti meglio magari usando termini meno articolati.
    Comunque penso che la remissione sia un fatto abbastanza positivo e che posso rendere il malato più ottimista verso le possibilità di guarigione.
    Complimenti per il post!

    Silvia Terraroli

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  5. Ovviamente quello della remissione non era un tema facile e quindi credo che sia per questo che il tuo articolo sia un po' complesso.... comunque è interessante vedere come la parola remissione possa provocare reazioni diverse nelle persone. Come hai detto per qualcuno può essere un sospiro di sollievo e un motivo di speranza, mentre per altri può essere motivo di ansia e paura. Io credo che la reazione migliore sia la prima anche perchè come dice il mio libro preferito "la speranza è l'unica cosa più forte della paura". Avere paura di quello che potrebbe succedere, quindi nel caso di Siméon di una ricaduta, non porta che allo stare male e ad essere sempre preoccupati per ogni piccolezza. Soprattutto nella malattia secondo me è importante godere di ogni piccolo traguardo raggiunto e apprezzare tutto quello che la vita può offrire.

    Martina Panato

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  6. Non era un tema facile ma sei stato bravo Tommaso, leggendo questo post un paio di volte si comprende sicuramente meglio che da una prima lettura perchè è un po' complesso ma tutto sommato è scritto bene.
    Grazie per la spiegazione del termine, non avevo pensato che si usasse questa stessa parola in diversi campi pur conoscendola e sentendola nominare in entrambi i settori più volte.
    Sono d'accordo nel dire che nella maggior parte dei casi dovrebbe essere una parola tranquillizzante anche se non è sempre così, sono praticamente sicura che, nei paesi sviluppati, le persone la considerino una parola più negativa che positiva, mentre nei paesi poveri (ammesso che la usino), sia considerata molto positiva.
    Penso come dev'essere aspettare la risposta di un medico sarei abbastanza contenta di sentire remissione ma allo stesso tempo sarei costantemente preoccupata perché potrei stare male di nuovo.
    Melania Gottardo

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  7. Tommaso hai scelto un argomento complesso, e potevi ampliare di più il tuo discorso, ma sei stato bravo lo stesso. Spesso non facciamo nemmeno caso su quale possa essere la differenza tra remissione o guarigione, pensiamo siano la stessa cosa visto che non si resta più sopra ad un letto di un ospedale; ma in verità sono due parole con significati molto diversi.
    La guarigione è sicuramente più appagante e rende più orgogliosi, sia i medici, sia il paziente che ha raggiunto un traguardo di cui essere fieri. La remissione è comunque un inizio per arrivare alla guarigione, e per farcela non bisogna mai abbattersi per riuscire ad arrivare al traguardo. Remissione non è una parola negativa, non si può subito arrivare alla guarigione, non si possono bruciare le tappe, tutti passano alla remissione prima di poter guarire.
    Petra Busatta

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  8. Anche se non è particolarmente lungo posso dire che questo post mi ha spiegato il significato della parola "remissione". Quando un paziente viene a sapere di essere stato dato in stato di remissione, può tirare un sospiro di sollievo ma non bisogna dimenticare che remissione non significa guarigione e si è sempre esposti ad un alto rischio di morte, quindi non bisogna mai illudersi perché gli imprevisti sono sempre dietro l'angolo.

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  9. Secondo me hai trattato quest'argomento 'pesante' piuttosto bene,complimenti. In realtà non c'è molto da dire, visto che l'articolo è più che altro informativo.
    Anche se la remissione non può assicurare una guarigione completa, trovo che sia proprio quella luce in fondo al tunnel che serve al paziente e alla sua famiglia, è la speranza che aiuta a superare tutto. Può durare un mese, 4 anni o due settimane ma, come abbiamo visto anche nel libro, avvolte la vita è cosi.

    Gabriela Ciobanu

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  10. Bel post Tommaso! Hai spiegato bene secondo me che significa remissione in medicina. Hai usato termini tecnici, sei stato breve ma efficace. Penso che chi riceve la notizia di una remissione possa sentirsi sollevato e speranzoso, seppur cosciente di non essere ancora del tutto guarito o ancora a rischio di ricadute! Ovviamente la paura resta e convive con la speranza nel cuore del malato e dei suoi i cari. Per coltivare la speranza e affrontare il decorso della malattia nel modo più sereno e positivo possibile, perché la vita è il dono più prezioso, è importante che il malato senta l’amore di chi lo circonda, il sostegno amorevole, la sincerità, la condivisione delle scelte che si devono affrontare. Psicologicamente ci si sente così più forti e quindi più determinati a sconfiggere in maniera definitiva la malattia. Alcuni ce la fanno , altri purtroppo no.
    Per quanto riguarda la remissione dei peccati vorrei solo ricordare quanto ha detto Papa Francesco su questo Sacramento : “Gesù è il più buono dei preti, ti riceve con tanto amore. Sii coraggioso e avanti con la confessione!”
    Francesca Casarotto

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  11. E' un'argomento pesantino. Nella vita quando si hanno queste malattie bisogna sempre stare all'erta. Non si ha mai le parole giuste per escprimere i sentimenti quando si sta male. Essere guarditi dalla leucemia o da altre malattie 'importanti' è una parola grossa. come ha detta gabriela può durare settimane, anni, ma si deve sempre avere speranza.

    Angela Tresso

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  12. REMISSIONE. Una parola che racchiude speranza e terrore. La speranza di una guarigione completa, condizionata dalla paura di una nuova manifestazione della malattia. Una parola che rende felici le persone, così come può farle vivere con l'ansia. Una parola che può risollevare una famiglia, così come può spiazzarla.
    Marco Pompilio

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